ETIMOLOGIA E STORIA

Alle pendici del Monte Gloria, sulla destra del Fiume Sabato, Tufo è arroccato su una collina tufacea a circa 259 m s.l.mDi origine longobarda la prima citazione del feudo risale al IX secolo, quando il principe Beneventano longobardo, Aione II, decide di costruire una torre a difesa della tutta la Valle che dalle propaggini del Monte Terminio conduce alle porte del Sannio e della capitale del principato longobardo Benevento. La roccaforte fu centro di importanti battaglie durante il medioevo, rafforzatosi in epoca Normanna e modulato in residenza in epoche successive; sono tutt’ora visibili tra le mura della residenza gentilizia la torre e tratti della cinta muraria.

Il paese è celebre per le antiche Miniere Di Marzo, dal nome del fondatore, miniere di zolfo scoperte nel 1866; oggi pregevole esempio di archeologia industriale che si integra perfettamente con l’ambiente fluviale. L’intero complesso comprende l’antico Mulino Giardino, che sfruttano la forza idrica delle acque del Fiume Sabato, ancora oggi presenta al suo interno imponenti macchinari un tempo utili alla molitura dei prodotti della terra del popolo limitrofo. Da sfondo scenografico, alle pendici del borgo, il Palazzo Di Marzo, edificio gentilizio che consente di accedere più agevolmente salendo una scalinata in pietra. Il borgo medievale conserva ancora gli scorci dei viali con strade selciate e abitazioni dai portali in pietra. Il borgo è oggi famoso per la rinomata Fiera del Vino DOGC Greco di Tufo.