Castello Pignatelli della Leonessa
Risale al IX secolo, periodo longobardo, un docuemnto che parla di una struttura fortificata a difesa del Monastero di San Martino in difesa della Valle Caudina. Nei successivi, tra i Normanni prima e gli Angioini, com il riassetto dell’organizzazione territoriale e strutturale dei posti di guardia, il castello annoera importanti modifiche strutturali, ampliandolo notevolmente e dandone nuova forma, un vero Castello di cui ancora oggi ne rimangono considerevoli tratti. Il Castello venne abbandonato nel XIX secolo, tanto che diruto, subì l'abbattimento, nel 1908, del piano superiore del Mastio, successivamente restaurato e reso di nuovo abitabile dagli attuali proprietari ed in particolare dalla Duchessa Melina della Leonessa diventando a tutti gli effetti una residenza gentilizia. Quando la duchessa ereditò San Martino, la zona era soggetta al fenomeno dell'emigrazione. Melina, sempre impegnata nel sociale ed un vero vulcano di idee, pensò di realizzarvi un laboratorio di tessitura per dare lavoro ad alcune ragazze e nello stesso tempo valorizzare un artigianato in via di estinzione. Dal laboratorio, dotato di nove telai semiautomatici uscirono tessuti di grande pregio. La sua grande passione fu il castello cominciò subito con il restauro. Lavorò per circa trent'anni, seguendo personalmente i cantieri, istruendo operai ed artigiani trascinati dalla sua passione. L'edificio, infatti, presenta ambienti ricoperti da notevoli testimonianze artistiche come le decorazioni e gli affreschi, risalenti ai secoli XVII-XVIII, spiccano le scene della famiglia dei leonessa di gran lunga quelle del salone, al piano superiore, con pavimentazione lignea. Nel palazzo municipale è stata allestita la Pinacoteca di Arte Moderna che conserva opere di Guttuso, Levi, Attardi