Castello - Carcere Borbonico
Le sue origini risalgono al periodo longobardo, una fortezza, un Castrum, con mura difensive, una struttura difensiva cinta da mura, che successivamente venne ampliata e rafforzata da Normanni, Svevi, Angioini ed Aragonesi. Alla base delle mura, presso il Largo S. Bartolomeo si trova incastrata una grossa pietra con iscritta la data del 1103. Si accedeva al borgo attraverso delle porte. Porta Canale, Porta San Bartolomeo e Porta Tezza. Il castello, trasformato nelle sue fattezze fisiche, ebbe diverse funzioni nel tempo: con gli Aragonesi, che lo trasformarono in Tribunale della Regia Udienza Provinciale del Principato Ultra. Sotto Ferdinando II di Borbone, nel 1851, trasformò l'ex castello-tribunale in carcere politico per i patrioti antiborbonici con trattamenti violenti e cruenti riservati ai prigionieri con l’aggiunta delle pessime condizioni di vita ed ambientali tanto da essere definito lo "Spielberg d'Irpinia Il carcere continuò ad essere utilizzato fino al 1877, per divenire carcere mandamentale fino al 1923.Dal 1928 il castello/carcere è monumento nazionale ed oggi Museo “Lo Spielberg del Risorgimento con due sezioni legati ad attività espositive e culturali Visite dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 12:30. Il lunedì ed il mercoledì sarà aperto al pubblico anche durante le ore pomeridiane dalle 15:00 alle 17:30. Sabato e domenica aperto nei seguenti orari (orario invernale): dalle 10:30 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 17:30